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profiloSono nata a Vicenza nel ‘73, mi sono laureata in architettura presso lo IUAV di Venezia, e sono iscritta all’Ordine degli Architetti di Vicenza. Ho  lavorato presso studi di architettura specializzati nella rappresentazione dell’immagine aziendale e di prodotto. Ho svolto il ruolo di Visual Merchandiser per il marchio OVVIO del Gruppo Semeraro e di  Merchandising Manager per la multinazionale tedesca Profumerie Douglas, con l’incarico di elaborare nuove strategie di merchandising identificative del marchio. Oggi affronto la pratica professionale in modo non convenzionale, trovando maggior soddisfazione negli allestimenti temporanei, nei progetti di interni e di arredo, nel recupero e restyling dell’esistente con operazioni di camouflage e maquillage, nella realizzazione di set fotografici per agenzie e aziende e nel visual merchandising.

Approccio – Ho rivolto fin da subito il mio interesse all’architettura effimera, quella che da il meglio di sè e poi scompare senza lasciare traccia. Non sento alcun bisogno di lasciare un segno nel territorio, nè di imporre ai miei committenti uno stile sempre uguale e autoreferenziale. Ogni lavoro è occasione per inventare un linguaggio nuovo, capace di soddisfare le esigenze estetiche, funzionalo o commerciali del cliente. Dal punto di vista stilistico prediligo i contrasti di scala, di colore, di concetto; prediligo gli “scoordinati”, sempre veri e vitali. L’ironia e, quando possibile, la provocazione sono per me gli ingredienti magici.

I was born in Vicenza in 1973 and, after completing a degree in architecture at IUAV University of Architecture in Venice, I registered with the Professional Association of Architects in Vicenza. I gained specialised professional experience in corporate image and product representation and have worked for the Semeraro Group’s OVVIO brand as visual merchandiser. I have worked as merchandising manager for Douglas Perfumeries and developed new brand-specific merchandising strategies for their stores across Italy. Today my work is rather unconventional and I get greater satisfaction from temporary displays, interior design, furnishing projects, from reclaiming and redesigning existing spaces through camouflage and redevelopment and from set design and visual merchandising.

Approach -From early on I focused my interest on ephemeral, temporary architecture, the type that gives its very best then disappears without a trace. There is no need for me to leave a mark in my area, nor do I feel the need to impose a standardised, self-referential style on my clients. Each project is an opportunity to invent a new language that can represent the client’s functional and aesthetic needs. Personally, in terms of style, I love contrasts in scale, colour, and concept, and I love things that are mismatched. I see irony and  provocation as the magical elements and I always try to add a touch of it.